La ministra, accusata con altre 16 persone, non era in aula. I tre investitori, che insieme ad altri due non ammessi come parte civile hanno denunciato le irregolarità nei conti dell’azienda, potranno chiedere i danni. La decisione sull’eventuale rinvio a giudizio arriverà entro il 26 novembre. Il 9 ottobre ci sarà l’altra udienza preliminare sull’accusa di «truffa aggravata» ai danni dell’Inps
La gup di Milano, Anna Magelli, ha ammesso come parte civile tre investitori nell’ambito del caso che vede imputata per «falso in bilancio» la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, insieme ad altre 16 persone. Durante la prima udienza preliminare, il 3 ottobre, la ministra non era presente in aula, al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, mentre c’era Giuseppe Zeno, uno dei cinque azionisti che – con l’avvocato Antonio Piantadosi – hanno chiesto di costituirsi parte civile. I cinque investitori, nel 2022, hanno denunciato le irregolarità nei conti dell’azienda.
Dopo l’ammissione come parte civile, i tre investitori (tra cui Zeno) potranno chiedere i danni su un preciso capo d’imputazione: quello relativo all’ipotesi di false comunicazioni ai soci di Visibilia Editore, l’unica società delle tre della galassia Visibilia a essere quotata in borsa.
La giornata si sarebbe dovuta concludere con l’intervento dei pm Luigi Luzi e Marina Gravina, che avrebbero dovuto ribadire la loro richiesta di rinvio a giudizio, avanzata lo scorso aprile, ma se ne riparlerà il prossimo 17 ottobre.
La decisione del gup sull’inizio o meno del processo dovrebbe arrivare al massimo il 26 novembre, ultima data delle prossime udienze in calendario (le altre sono già state fissato per il 30 ottobre e per il 21, 22, 25 e 26 novembre).
Le accuse alla ministra
La ministra è indagata, insieme ad altre 16 persone (tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero) e tre società, per «falso in bilancio» sul caso Visibilia, il gruppo fondato da Santanchè dal quale ha dismesso cariche e quote nel gennaio del 2022. Secondo i pm la ministra avrebbe falsificato i bilanci di tre sue società della galassia Visibilia – Visibilia editore Spa dal 2016 al 2022, Visibilia Srl dal 2016 al 2020 e Visibilia editrice Srl dal 2021 al 2022 – per «trarre profitto con dati falsi».
Santanchè ha gestito la società, di cui era anche azionista principale, dal 2016 fino al gennaio 2022. Anni in cui i bilanci hanno accumulato perdite e debiti, fino a quando, a crisi ormai conclamata, la quota di maggioranza di Visibilia è passata di mano, ceduta all’imprenditore milanese Luca Ruffino, suicida nell’agosto del 2023.
L’altro filone di inchiesta
Tra qualche giorno, il 9 ottobre, ci sarà l’udienza preliminare del secondo filone penale in cui è coinvolta la ministra, indagata per «truffa aggravata» all’Inps per presunte irregolarità nella gestione della cassa integrazione durante l’emergenza Covid.
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