Elly Schlein sulle alleanze non molla, nonostante dal Movimento 5 stelle arrivino rivendicazioni di indipendenza: «Non è il momento di fare tavoli con il Pd, concentriamoci su di noi e sulla nostra visione per l'Italia» ha detto sabato mattino Chiara Appendino, vicepresidente M5s. 

«Non possiamo passare quest'anno ognuno a fare gli affari propri e rinviare alla vigilia delle politiche il lavoro di sintesi» ha risposto a tono la segretaria Pd Elly Schlein parlando all'assemblea del partito.

«Noi continuiamo a essere testardamente unitari. Bisogna costruire alternativa a questo governo, senza nessuna presunzione di autosufficienza. Ma non rinunceremo all'iniziativa del Pd».

Un’apertura al confronto che però rischia di cadere su orecchie sorde, considerata la linea del Movimento – primo interlocutore del Nazareno, soprattutto a valle dell’assemblea costituente che si è appena conclusa – dell’ultima settimana, in cui gli attacchi al Pd non sono mancati, soprattutto sul tema del lavoro e sulla vicenda del decreto salva-Milano.

Per costruire l'alternativa alla destra per Schlein «non dobbiamo avere l'ansia di fissare un perimetro di forze e politiche issando un recinto». Ma la segretaria ricorda agli aspiranti alleati che «senza il Pd non può esserci alternativa al governo di destra».

Il messaggio al partito

«Unità è una parola bellissima e impegnativa, ma soprattutto un programma, un metodo un approccio alle cose» ha ricordato la segretaria al partito. «Unità è stata la chiave di questo anno e mezzo. I risultati si vedono, ci riconoscono per le nostre sfide sul salario minimo, per la difesa della sanità pubblica».

Prova ne è, continua Schlein, l’esito delle ultime regionali: «I risultati delle ultime regionali ci caricano di grande responsabilità. Un risultato che ci inorgoglisce. Una crescita di 8 punti dalle ultime regionali. Una crescita enorme anche dove abbiamo mancato il successo per un soffio, come è avvenuto in Liguria. Siamo passati dal 6 a 1 a un 4 a 3. In molte regioni siamo il primo partito. C'è una tendenza, l'inizio di un nuovo ciclo, frutto anche dello spirito unitario».

Non mancano gli attacchi alla presidente del Consiglio e alle dichiarazioni dei suoi colleghi di partito e di governo. Come il sottosegretario alla Salute, che ha accusato Schlein di politicizzare la sanità: «Come se 4,5 milioni di italiani che non si riescono a curarsi non fossero politica. Forse io politicizzo, ma lui privatizza con le sue cliniche private». Sotto attacco anche le riforme del governo, come l’autonomia, su cui – anche in vista del governo – «il governo dovrebbe fermarsi e chiedere scusa».

Ma la premier, secondo Schlein, vive ormai in un’altra realtà: «L’Italia galleggia, Giorgia Meloni evidentemente vive in un modo parallelo. Ad Atreju va in scena il meraviglioso mondo di 'Ameloni', un mondo fatato. Poi esiste la realtà. Qui non siamo nel regno di Fantasia - ha aggiunto - più che il coraggio di Atreju si vede dilagare il vostro nulla».

© Riproduzione riservata