«Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno concordato di garantire una navigazione sicura, eliminare l'uso della forza e impedire l'uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero. Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno concordato che gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio dei detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti forzatamente», così la Casa Bianca in una nota pubblicata dopo l’incontro in Arabia Saudita con la delegazione Ucraina.

«Gli Stati Uniti e l’Ucraina - si legge nella nota - hanno concordato di elaborare misure per attuare l'accordo tra il presidente Trump e il presidente Zelensky di vietare gli attacchi contro gli impianti energetici di Russia e Ucraina. Gli Stati Uniti e l'Ucraina accolgono con favore i buoni uffici dei paesi terzi al fine di sostenere l'attuazione degli accordi energetici e marittimi».

E ancora: «Gli Stati Uniti e l'Ucraina continueranno a lavorare per raggiungere una pace duratura e duratura. Gli Stati Uniti hanno ribadito a entrambe le parti l'imperativo del Presidente Donald J. Trump di porre fine alle uccisioni da entrambe le parti del conflitto tra Russia e Ucraina, come passo necessario per raggiungere un accordo di pace duraturo. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra entrambe le parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che un accordo per fermare gli attacchi militari nel Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche, mediato da Washington, è stato un passo nella giusta direzione. «È troppo presto per dire che funzionerà, ma questi sono stati gli incontri giusti, le decisioni giuste, i passi giusti. Nessuno può accusare l'Ucraina di non muoversi verso una pace sostenibile dopo questo», ha affermato Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev.

L’Incontro tra Mosca e Washington

La Russia e gli Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell'Ucraina. A smorzare l’entusiasmo della Casa Bianca degli ultimi giorni è stato il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione russa, Vladimir Chizhov.

«Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell'Ucraina, è molto tipico e sintomatico», ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. «Ritengo sia positivo il fatto stesso che si sia svolto un simile dialogo, e che questo sia un anello della catena dei contatti russo-americani, la cui fase attuale è stata avviata da una conversazione telefonica tra i presidenti dei due paesi», ha osservato

ll ministero della Difesa russo ha denunciato oggi nuovi attacchi ucraini con droni contro le infrastrutture energetiche russe, mentre sono in corso i negoziati tra Russia e Stati Uniti a Riad. «Sullo sfondo dei colloqui a livello di esperti russo-statunitensi sulla risoluzione del conflitto in Ucraina, svoltisi a Riad il 24 marzo, il regime di Kiev ha continuato i suoi deliberati attacchi con droni contro le infrastrutture energetiche pacifiche russe», ha detto il ministero.

Riservatezza

Intanto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che le consultazioni tra Stati Uniti e Russia saranno riservate. Le delegazioni hanno inviato le relazioni ai rispettivi vertici, «per questo motivo il contenuto dei negoziati non sarà reso pubblico», ha detto Peskov. «Le trattative tecniche sono trattative che vanno nei dettagli, quindi ovviamente il contenuto non sarà reso pubblico». 

Nel frattempo si sono conclusi anche gli incontri tra le delegazioni di Washington e Kiev in corso sempre nella capitale del regno saudita a partire da domenica 23 marzo.

Il Mar Nero

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva chiesto agli Stati Uniti di dare a Kiev un «ordine» per un nuovo accordo sulla navigazione nel Mar Nero sulla scia della Black Sea Grain Initiative, affermando che Mosca desidera meno restrizioni alle sue esportazioni. «Il memorandum tra Russia e Onu sulla necessità di rimuovere tutti gli ostacoli all'esportazione di grano e fertilizzanti russi, che hanno una quota di mercato mondiale molto più grande di quelli ucraini, è in vigore da tre anni e rimarrà in vigore fino a luglio di quest'anno. Il segretario generale dell'Onu Guterres e i suoi rappresentanti mantengono un contatto costante con noi e cercano di aiutare in qualsiasi modo», ha affermato Lavrov in un'intervista a Channel 1.

Per l’ennesima volta il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha ribadito che Mosca non accetterà forze di peacekeeping sul territorio ucraino per garantire la pace. Sui piani dell'Ue di inviare i caschi blu ha detto: «Questi sognatori stanno dimostrando la loro totale incompetenza politica ogni giorno che passa».

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