«I disordini interni potrebbero tenere occupata la Corea del Sud, compromettendo il coordinamento con gli Stati Uniti nell’Asia-Pacifico». A parlare è Gi-Wook Shin, direttore del Walter H. Shorenstein Asia-Pacific Research Center presso l’Università di Stanford, nonché responsabile del programma Corea, secondo il quale, tuttavia, la crisi politica al momento difficilmente darà vantaggi concreti al regime nordcoreano. Secondo l'esperto, se questa questione verrà risolta bene, potrebbe offrire a Seul «l'opportunità di migliorare la propria immagine internazionale».

La decisione di imporre (e poi revocare) la legge marziale sembra una mossa decisamente azzardata. Cosa ha spinto Yoon Suk Yeol a introdurre una misura così estrema? Da ex giurista doveva sapere bene quali erano le possibili conseguenze.

Yoon si trovava in una situazione politicamente frustrante con bassi indici di gradimento popolare, stallo nell'Assemblea nazionale e, in particolare, richieste di indagini per corruzione a carico della moglie. In quanto procuratore di professione, la sua mancanza di esperienza politica prima della presidenza, unita alla frustrazione per la sua situazione politica, lo hanno portato a sbagliare gravemente i calcoli di una mossa che doveva servire ad assumere maggior potere.

Al secondo tentativo, l’impeachment è passato grazie al placet dei conservatori. Quali potrebbero essere gli scenari futuri?

Ora la Corte costituzionale ha 180 giorni per emettere una sentenza. A seconda della loro decisione, potrebbero tenersi il voto anticipato (per ora previsto per il 2027). In questo caso, probabilmente vincerà il Partito Democratico con il suo leader Lee Jae Myung - sconfitto da Yoon alle scorse elezioni - ad assumere la presidenza.

Forse un po’ affrettatamente si è parlato di crisi della democrazia sudcoreana. Eppure il colpo di stato è stato sventato. Questo vuol dire che le istituzioni hanno funzionato?

Da un lato, le azioni di Yoon facevano parte di un problema più ampio del decadimento democratico della Corea del Sud, in cui la polarizzazione politica e l'eccesso di potere dell’esecutivo hanno chiaramente portato a un risultato terribile. Allo stesso tempo, la rapidità della risposta dell'Assemblea Nazionale - con il voto dell’opposizione - e le proteste dei cittadini - è il segno che le garanzie democratiche stanno funzionando bene.

Quali potrebbero essere gli effetti della crisi politica sull'economia del paese?

Nel breve termine, potrebbero esserci alcune ripercussioni. Abbiamo assistito a una caduta del Won coreano mentre paesi in tutto il mondo hanno emesso avvisi di viaggio in Corea. Questi effetti a catena possono potenzialmente influenzare investimenti, commercio, turismo e altri settori. Tuttavia, se questa questione verrà risolta bene, potrebbe offrire alla Corea l'opportunità di migliorare la propria immagine.

Yoon ha contribuito a rafforzare l'alleanza trilaterale con Giappone e Stati Uniti in chiave anti-Cina/Corea del Nord. In che modo la crisi politica potrebbe influenzare la situazione geopolitica nell'Asia orientale?

In seguito alla dichiarazione della legge marziale, i leader degli stati stranieri hanno annullato le loro visite in Corea, incluso il Giappone. Il vicesegretario di Stato americano Kurt Campbell ha rilasciato una dichiarazione severa, definendo la decisione di Yoon «gravemente mal ponderata» e «profondamente problematica». I disordini politici che seguiranno potrebbero assorbire la maggior parte dell’attenzione del paese sulle questioni interne, impedendo la ripresa di colloqui trilaterali con Giappone e Stati Uniti.

Pensa che da questa situazione di incertezza potrebbero beneficiare in qualche modo Cina e Corea del Nord? Pechino e Pyongyang non hanno mai gradito il tentativo di Yoon di rendere la Corea del Sud una sponda per le manovre di accerchiamento americane.

Sembra che il caos seguito all’annuncio della legge marziale non porterà loro alcun beneficio, dato che la situazione si sta stabilizzando attraverso canali istituzionali.

Il clima però potrebbe cambiare se, come prevedibile, alle prossime elezioni dovessero vincere i democratici, tradizionalmente più dialoganti tanto verso la Corea del Nord quanto verso la Cina. Quale sarebbe invece la posizione dell’opposizione riguardo l’Ucraina, diventata un tema interno dopo l’arrivo dei soldati nordcoreani?

Ci sarà un cambiamento nella politica sudcoreana verso Kiev: Seul continuerà a fornire l'assistenza umanitaria e non letale, ma non fornirà armi (come invece sembrava intenzionato a fare Yoon fino a pochi giorni fa). Tuttavia, le tempistiche non saranno brevissime: la guerra in Ucraina potrebbe essere finita quando una nuova amministrazione entrerà in carica.

© Riproduzione riservata