Secondo l’aeronautica militare ucraina, giovedì mattina la Russia avrebbe lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan un missile balistico intercontinentale contro l’Ucraina. Sarebbe la prima volta che viene usata un’arma così potente dall’inizio di questo conflitto, con una capacità nucleare e una gittata di migliaia di chilometri. 

I missili balistici intercontinentali (Icbm) sono armi strategiche progettate per lanciare testate nucleari e sono una parte importante della deterrenza nucleare della Russia. Gli ucraini non hanno specificato che tipo di testata avesse il missile o che tipo di missile fosse. 

L’aeronautica ucraina ha detto che nell’attacco sono state prese di mira aziende e infrastrutture critiche nella città centro-orientale di Dnipro. Al momento due persone risultano ferite e l’attacco avrebbe danneggiato un’impresa industriale e causato incendi nella città di Dnipro. 

La Russia non ha commentato la notizia diffusa dall'aeronautica militare ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, interrogato in merito, ha affermato «di non avere nulla da dire su questo argomento». La presunta azione militare avverrebbe dopo che l’Ucraina ha cominciato a impiegare missili balistici statunitensi e britannici ad ampio raggio, azione che Mosca aveva avvertito sarebbe stata vista come una grave escalation.

Un funzionario occidentale, raggiunto dall’emittente televisiva americana ABC, ha smentito la notizia, dicendo che quello lanciato sull’Ucraina sarebbe «un missile balistico a corto raggio puntato verso Dnipro». 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che è stata aperta un’indagine sul missile dopo che: «la velocità e l'altitudine di un missile lanciato su Dnipro indicavano che si trattava di un missile balistico intercontinentale». 

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