L’inchiesta di Domani sulla donazione della fondazione Alleanza nazionale all’associazione Acca Larenzia viene ripresa dal Times. L’articolo dal titolo «Il partito di Giorgia Meloni accusato di legami con donazioni neofasciste», racconta la vicenda scritta nei giorni scorsi dal nostro giornale riguardo l’acquisto della storica sede del Movimento sociale italiano di Acca Larentia dall’omonima associazione neofascista “Acca Larenzia” con una parte di soldi arrivati dalla fonazione di An, strettamente legata al partito della premier.

Secondo quanto scritto nel rogito firmato il 6 luglio del 2023, una parte dei soldi per pagare i quasi 70mila euro all’Inail, proprietaria dell’immobile da 50 metri quadrati, arrivano da una elargizione liberale fatta dalla fondanzione An. Nel cda della fondazione ci sono esponenti di spicco del partito di Meloni, tra cui la sorella della premier Arianna e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. La cifra messa a disposizione della fondazione è stata di 30mila euro.

«Si ritiene che la Fondazione Alleanza Nazionale, che condivide il simbolo della fiamma di Fratelli d'Italia e ha nel suo consiglio di amministrazione due esponenti di spicco del partito, abbia donato decine di migliaia di euro a due cause di estrema destra negli ultimi anni», si legge nell’articolo del Times. «Il quotidiano Domani ha riportato venerdì che la fondazione ha aiutato Acca Larentia, un gruppo neofascista che celebra apertamente i terroristi di estrema destra, ad acquistare una nuova sede in via Acca Larentia a Roma nel luglio dello scorso anno. I simpatizzanti dell'estrema destra si riuniscono ogni anno in via Acca Larentia a Roma per commemorare con saluti fascisti due membri del Fronte della Gioventù uccisi lì nel 1978».

Oltre ai soldi dati per Acca Larentia, è emerso, da un articolo di Repubblica, che la Fondazione ha sostenuto nel 2021 l’associazione Vicit Leo. Una sigla che i lettori di Domani conoscono: tre anni fa avevamo svelato, con un’inchiesta a puntate, i legami finanziari con il trust inglese collegato a Roberto Fiore, l’ex capo del gruppo eversivo Terza Posizione e leader di Forza Nuova, condannato per l’assalto alla sede della Cgil durante le proteste contro il green pass.

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