La conferma dagli stessi militanti palestinesi: oltre a Salah Al-Bardawil, nell’attacco vicino a Khan Younis è morta anche sua moglie. Otto le vittime civili nei bombardamenti israeliani di sabato sul Libano, in risposta al lancio di cinque razzi. Intanto a Tel Aviv nasce un ufficio per consentire ai palestinesi di lasciare "volontariamente" la Striscia
Un attacco israeliano nella notte ha ucciso un alto dirigente politico di Hamas nella Striscia di Gaza. La conferma è arrivata dagli stessi militanti palestinesi, nelle prime ore di domenica. Hamas ha dichiarato che Salah Al-Bardawil, 66 anni, membro del suo ufficio politico e del parlamento palestinese, è stato ucciso in un attacco vicino alla città meridionale di Khan Younis nel quale è morta anche sua moglie.
Bardawil era un noto membro dell'ala politica del gruppo che ha rilasciato interviste ai media nel corso degli anni. Altri capi di Hamas sarebbero tra le vittime degli attacchi israeliani su Gaza ripresi da martedì. Gli ospedali europei e kuwaitiani nel sud di Gaza hanno dichiarato infatti di aver ricevuto 17 cadaveri (esclusi quelli di Al-Bardawil e della moglie) a causa degli attacchi della notte, tra cui diverse donne e bambini. Il conteggio totale delle vittime da quando Israele ha rotto la tregua supera 700, con migliaia di feriti.
Intanto, sabato 22 marzo si è riacceso il fronte di guerra tra Israele e Libano. Dal paese dei cedri sono infatti partiti cinque missili – ma sia Hezbollah che il governo libanese hanno escluso un loro coinvolgimento nei lanci – che hanno provocato la risposta militare di Tel Aviv, con bombardamenti che hanno provocato otto vittime civili, tra cui una bambina, secondo i resoconti libanesi.
Intanto il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato una proposta del ministro della Difesa Israel Katz di istituire una nuova amministrazione nel dicastero incaricata di consentire ai palestinesi di lasciare "volontariamente" la Striscia. L'ufficio di Katz ha reso noto che la nuova direzione lavorerà per «preparare e consentire un passaggio sicuro e controllato dei residenti di Gaza per la loro partenza volontaria verso Paesi terzi, inclusa la messa in sicurezza dei loro spostamenti, l'istituzione di percorsi di spostamento, il controllo dei pedoni agli attraversamenti designati nella Striscia, nonché il coordinamento della fornitura di infrastrutture che consentiranno il passaggio via terra, mare e aria verso i Paesi di destinazione».
PUNTI CHIAVE
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Scontri tra manifestanti e polizia fuori casa Netanyahu
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Il Papa: "Dolore per ripresa bombardamenti a Gaza"
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Israele propone piano in due fasi per rilascio ostaggi
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In Israele un nuovo ufficio per i palestinesi che lasciano Gaza
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Missile dallo Yemen, sirene d'allarme in Israele
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Hamas: ucciso membro ufficio politico e sua moglie in raid di Israele
Hamas: raid di Israele contro ospedale Khan Younis
L'agenzia di Difesa civile di Gaza ha denunciato raid israeliani contro un ospedale a Khan Yunis, nel sud di Gaza. "Gli aerei dell'occupazione (Israele) hanno preso di mira con un attacco il pronto soccorso dell'ospedale Nasser a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale", ha affermato l'agenzia in una dichiarazione, senza fornire dettagli immediati sulle vittime.
Media: oltre 40 morti oggi in attacchi Israele a Gaza
Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che almeno 46 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani, per lo più nelle città di Khan Younis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Netanyahu discute della ripresa dei raid a Gaza con Rubio
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha parlato al telefono con il segretario di Stato americano Marco Rubio. Lo afferma l'ufficio del premier, scrive Times of Israel. I due hanno discusso dei tentativi di liberare gli ostaggi dalla prigionia a Gaza e della ripresa dei combattimenti nella Striscia, afferma l'ufficio di Netanyahu. Secondo la lettura israeliana, Rubio "esprime l'inequivocabile sostegno dell'America a Israele e alle sue politiche", mentre al momento non vi è nessuna dichiarazione da parte del Dipartimento di Stato Usa.
Ok da governo Israele a 13 nuovi insediamenti in Cisgiordania
Il governo israeliano ha approvato oggi una misura che prevede la creazione di 13 nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata, attraverso la riclassificazione di quelli esistenti. Lo ha annunciato Bezalel Smotrich, ministro delle finanze israeliano di estrema destra, responsabile della costruzione degli insediamenti. Secondo il gruppo di controllo anti-insediamenti Peace Now, questo porta a 140 il numero degli insediamenti, considerati illegali dalla maggioranza della comunità internazionale. Gli insediamenti riceveranno bilanci indipendenti da Israele e potranno eleggere i propri governi locali.
Scontri tra manifestanti e polizia fuori casa Netanyahu
Scontri sono scoppiati tra la polizia israeliana e i manifestanti radunati fuori dalla residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. I manifestanti hanno tentato di sfondare le barricate di controllo istituite dagli agenti attorno alla casa del premier. Lo riporta il Times of Israel. In precedenza i manifestanti avevano montato delle tende sulla strada, vicino alle barricate.
Egitto: "Nuova tregua a Gaza è l'unica via per rilascio ostaggi"
La situazione a Gaza è "completamente inaccettabile" e il ritorno all'accordo di cessate il fuoco fra Israele e Hamas "è l'unica soluzione pratica e realistica nelle circostanze attuali", nonché "l'unica proposta che garantisce il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, in conferenza stampa al Cairo con l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas. "Dobbiamo attenerci a questo se vogliamo preservare la vita degli ostaggi", ha aggiunto, chiedendo lo stop alla "politica della fame".
Libano, forze Israele: ucciso membro di Hezbollah nel sud
Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno reso noto di aver ucciso questa mattina un membro del movimento sciita filo-iraniano Hezbollah nella zona di Ayta el Chaeb, nel governatorato di Nabatieh, nel sud del Libano. In precedenza, i media libanesi hanno riferito che un drone israeliano ha attaccato ad Ayta el Chaeb un'automobile, pubblicando una foto che mostra i resti del veicolo colpito.
Il Papa: "Dolore per ripresa bombardamenti a Gaza"
"Mi ha addolorato la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti. Chiedo che tacciano subito le armi; e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo. Nella Striscia la situazione umanitaria è di nuovo gravissima ed esige l'impegno urgente delle parti belligeranti e della comunità internazionale": è il nuovo appello che il Papa lancia - poco prima di tornare a Santa Marta dal Gemelli - attraverso l'Angelus per la sesta domenica diffuso solo in forma scritta.
Ministero della salute di Gaza: 50mila morti da inizio guerra
Il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che più di 50.000 palestinesi sono stati uccisi nella guerra tra Israele e Hamas. Secondo il ministero, i feriti sono più di 113.000. L'ultimo bilancio annunciato domenica comprende 673 persone uccise da quando Israele ha posto fine al cessate il fuoco la scorsa settimana con un'ondata a sorpresa di attacchi aerei. Nei suoi archivi il ministero non fa distinzione tra civili e combattenti. Secondo il ministero, nelle ultime 24 ore sono state uccise 39 persone e domenica sono stati recuperati due corpi dalle macerie. Diversi altri resti umani sono ancora sepolti sotto le macerie o giacciono per strada.
Israele propone piano in due fasi per rilascio ostaggi
Israele, tramite intermediari egiziani, ha presentato al movimento palestinese Hamas un piano in due fasi per liberare gli ostaggi dalla Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa cinese Xinhua, citando fonti egiziane informate non identificate.
Il piano israeliano prevederebbe che nella prima fase Hamas liberi 11 ostaggi e consegni i corpi di 16 persone decedute, dopodiché seguirà una tregua di 40 giorni. Nella seconda fase, Hamas dovrà rilasciare contemporaneamente tutti gli ostaggi rimanenti, ha aggiunto Xinhua. Questa proposta israeliana, secondo l'agenzia cinese, sarebbe sostenuta anche dagli Stati uniti.
Missione di Kallas in Egitto, summit con i partner arabi su Gaza
L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, è oggi al Cairo per una missione diplomatica volta ad affrontare la guerra a Gaza, la situazione umanitaria - con particolare attenzione al valico di Rafah - e le relazioni Ue-Egitto. Nel corso della sua visita, la capa della diplomazia europea incontrerà il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, e parteciperà alla ministeriale Esteri del Comitato ministeriale arabo-islamico sul cessate il fuoco, gli aiuti umanitari e il piano di ricostruzione. Istituito nel 2023 per promuovere iniziative internazionali a sostegno della Striscia di Gaza, il Comitato riunisce Egitto, Turchia, Autorità nazionale palestinese, Indonesia, Qatar, Nigeria, Arabia Saudita e Giordania, insieme ai segretari generali della Lega araba e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC). Alla riunione ministeriale prenderanno parte anche delegazioni di Bahrein ed Emirati Arabi Uniti.
Media, 8 morti in Libano dopo attacco droni Israele
È di otto morti il bilancio di una serie di attacchi in Libano da parte dei droni israeliani. Lo riferisce il sito del quotidiano libanese 'L'Orient-Le Jour'. Tra le vittime anche una ragazza di nazionalità siriana. L'aeronautica militare israeliana ha preso di mira diverse località nelle regioni della Bekaa e di Hermel, come Hoch el-Sayed Ali e Qasr, al confine con la Siria e Sarain.
In Israele un nuovo ufficio per i palestinesi che lasciano Gaza
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato ieri sera una proposta del ministro della Difesa Israel Katz di istituire una nuova amministrazione nel dicastero incaricata di consentire ai palestinesi di lasciare "volontariamente" la Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. L'ufficio di Katz ha reso noto che la nuova direzione lavorerà per "preparare e consentire un passaggio sicuro e controllato dei residenti di Gaza per la loro partenza volontaria verso Paesi terzi, inclusa la messa in sicurezza dei loro spostamenti, l'istituzione di percorsi di spostamento, il controllo dei pedoni agli attraversamenti designati nella Striscia di Gaza, nonché il coordinamento della fornitura di infrastrutture che consentiranno il passaggio via terra, mare e aria verso i Paesi di destinazione". Il capo della direzione sarà presto selezionato da Katz, afferma il suo ufficio. Gli sforzi per consentire ai cittadini di Gaza di lasciare il territorio se lo desiderano, vengono svolti secondo il "diritto israeliano e internazionale, e in conformità con la visione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump", prosegue la nota. "Stiamo lavorando con tutti i mezzi per implementare la visione del presidente degli Stati Uniti, e consentiremo a qualsiasi residente di Gaza che voglia trasferirsi in un terzo Stato di farlo", afferma Katz.
Gaza, appello Anpi: contrastare violentissima ripresa sterminio palestinesi
Il Comitato nazionale dell'Anpi (Associazione nazionale Partigiani d'Italia) lancia un appello a tutte le forze democratiche, alle istituzioni, ad ogni persona di buon senso e di buona volontà, perché, si legge nell'appello, "in ogni modo e in ogni luogo si operi per contrastare la violentissima ripresa dello sterminio di palestinesi di Gaza da parte delle Forze armate israeliane su ordine del loro governo. Lo sterminio sta avvenendo in uno sconcertante silenzio internazionale, in particolare dell'Unione europea e del nostro Paese, nonostante sia oramai evidente che l'obiettivo del governo israeliano è la deportazione dei palestinesi dalla striscia di Gaza e in alternativa il loro massacro, che la parte migliore della società israeliana si sta ribellando davanti a questa tragedia, che sono stati abbandonati al loro destino gli ostaggi israeliani ancora vivi nelle mani di Hamas rompendo il percorso di tregua, che lo spaventoso macello in corso avviene col pieno appoggio degli Stati Uniti".
Per l'Anpi, "il silenzio dell'Italia e dell'Unione europea davanti a ciò che sta avvenendo le condanna ad una incancellabile responsabilità storica e manifesta tragicamente ancora una volta la doppiezza della loro politica estera, ove si adottano in modo evidente due pesi e due misure quando sono calpestati nel modo più atroce i diritti umani. Invitiamo con forza le istituzioni italiane e europee ad assumere ogni misura per contrastare questo massacro, compresa la cessazione di invio di armi, la sospensione di ogni accordo commerciale con Israele, che è subordinato dall'art. 2 del relativo trattato al rispetto dei diritti umani, la fermissima dichiarazione ai diplomatici israeliani della condanna nei confronti del governo del loro Paese".
Idf: "Iniziata nuova offensiva di terra su Beit Hanoun"
Le Idf, Forze di difesa israeliane, hanno annunciato di aver avviato operazioni di terra nel nord di GAZA, a Beit Hanoun. L'offensiva ha lo scopo di distruggere le infrastrutture di Hamas e di espandere una zona cuscinetto lungo il confine. Durante l'operazione, i caccia dell'aviazione israeliana hanno colpito diversi obiettivi di Hamas nella zona. A riportarlo è il Times of Israel.
Idf: "Ieri colpiti obiettivi di Hamas nel nord di Gaza"
Le truppe dell'esercito israeliano (Idf) hanno iniziato a operare ieri nella zona di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, dove i caccia dell'Aeronautica militare hanno colpito diversi obiettivi di Hamas e siti delle infrastrutture terroristiche: lo ha reso noto l'Idf su Telegram. "Lo scopo dell'operazione è di colpire i siti delle infrastrutture terroristiche di Hamas per espandere la zona di sicurezza nel nord di Gaza - si legge in comunicato stampa -. L'Idf sta consentendo ai civili di evacuare la zona di combattimento per la loro sicurezza e continuerà a operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, per proteggere i civili israeliani".
Hamas conferma uccisione leader politico al-Bardawil
"Al-Bardawil è asceso al cielo come martire in una operazione sionista mentre celebrava la preghiera serale del ventitreesimo giorno del mese benedetto del Ramadan, nella sua tenda nella zona di Al-Mawasi a ovest di Khan Yunis, insieme alla sua virtuosa moglie", si legge nella dichiarazione del gruppo palestinese. Ore prima, la stampa israeliana aveva riferito della sua morte senza fornire ulteriori dettagli.
Idf ordina di evacuare quartiere di Rafah
L'Idf ha emesso un avviso di evacuazione "urgente" e immediata per i palestinesi residenti nel quartiere di Tel Sultan a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, al confine con l'Egitto. In un post su X, il portavoce in lingua araba dell'Idf, il colonnello Avichay Adraee, ha pubblicato una mappa dell'area che deve essere evacuata, avvertendo che "è considerata una zona di combattimento pericolosa" poiché l'esercito vi sta svolgendo operazioni. I cittadini hanno ricevuto l'ordine di muoversi immediatamente a piedi attraverso la cosiddetta strada Gush Katif verso l'area di al-Mawasi sulla costa meridionale della Striscia. "È vietato muoversi con i veicoli", scrive Adraee che avverte che soggiornare a Tel Sultan o viaggiare lungo aktri percorsi "mette a rischio la vita degli individui e delle loro famiglie. "Evacuare immediatamente l'area", aggiunge il post.
Hamas, almeno 19 morti in raid Israele
Gli attacchi israeliani nel sud della Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 19 palestinesi - secondo Hamas - tra cui l'alto dirigente politico Salah Bardawil. Gli ospedali europei e kuwaitiani nel sud di Gaza hanno dichiarato di aver ricevuto 17 cadaveri a causa degli attacchi della notte, tra cui diverse donne e bambini. Il funzionario di Hamas e sua moglie - morti in un attacco vicino alla città di Khan Younis - non sono stati inclusi nel bilancio riportato dagli ospedali.
Missile dallo Yemen, sirene d'allarme in Israele
I ribelli dello Yemen sostenuti dall'Iran e alleati di Hamas hanno lanciato un altro missile contro Israele, facendo scattare le sirene dei raid aerei a Tel Aviv e in altre aree del paese. L'esercito israeliano ha dichiarato che il proiettile è stato intercettato e non sono state segnalate vittime o danni.
Hamas: ucciso membro ufficio politico e sua moglie in raid di Israele
Un attacco aereo israeliano ha ucciso un membro di spicco dell'ufficio politico di Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza, secondo quanto riferito dalla Reuters citando fonti palestinesi, e ripreso dalla stampa israeliana. I media pro-Hamas affermano che un attacco aereo ha ucciso Salah al-Bardaweel. Nell'attacco è morta anche sua moglie. Altri capi di Hamas sarebbero tra le vittime degli attacchi israeliani su Gaza ripresi da martedì. Tra gli altri il capo del governo de facto di Hamas Essam Addalees e il capo della sicurezza interna Mahmoud Abu Watfa e altri funzionari del movimento.
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