Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, è morto nel raid israeliano di venerdì sul suo quartier generale. Lo ha confermato Hezbollah: Nasrallah «si è unito alla fila dei nostri martiri». Il movimento continuerà «la resistenza armata» contro Israele. L'esercito israeliano ha proseguito anche oggi i raid su Beirut: «La minaccia non è scomparsa, Hezbollah risponderà. Ci aspettano giorni difficili». Oggi sono stati il quartiere di Dahiyeh, a sud di Beirut, e la Bekaa Valley, nel nord est del Libano.

L’Idf annuncia che in uno di questi raid è stato ucciso il responsabile della sicurezza preventiva degli Hezbollah libanesi, Nabil Qaouk. Hezbollah ha annunciato l'uccisione di un altro dei suoi comandanti, Ali Karaki, morto nel bombardamento che ha ucciso Nasrallah, il cui corpo secondo fonti libanesi sarebbe stato ritrovato intatto.

L’esercito israeliano ha annunciato che nell’attacco di venerdì 20 dirigenti di Hezbollah sono stati uccisi. Tra questi, oltre a Karaki, anche Ibrahim Hussein Jazini, capo della sicurezza di Hezbollah.

L'Iran è pronto a inviare truppe in Libano, la guida suprema Khamenei, che ha parlato da un luogo protetto, ha chiesto a tutti i musulmani di «schierarsi con Hezbollah». Non è ancora chiaro come Teheran intenda rispondere all’omicidio di Nasrallah, secondo il Nyt nel governo le opinioni sono divise tra una forte risposta militare e una risposta più moderata. Il ministro degli esteri di Teheran Abbas Araghchi ha detto che «ora tutto è possibile, anche la guerra». Il ministro ha anche minacciato conseguenze per l’uccisione del vice comandante delle Guardie della rivoluzione, Abbas Nilforoushan, ucciso nel raid in cui ha trovato la morte Nasrallah.

Sul tavolo resta anche l’opzione di un’invasione di terra israeliana del Libano per disinnescare le minacce.   
Il presidente Usa Joe Biden ha detto che gli Usa sosterranno Israele ma è tornato a chiedere un cessate il fuoco. Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso per ora il ritiro del contingente italiano dal Libano. Diversi ministri degli esteri europei, oltre a quello italiano anche i colleghi di Regno Unito, Francia e Germania, hanno chiesto un cessate il fuoco per evitare l’estensione del conflitto.

PUNTI CHIAVE

20:29

La cronaca della giornata

15:34

Ucciso un altro comandante di Hezbollah

14:32

Nuovo attacco Idf a roccaforte di Hezbollah

17:05

L'aeronautica israeliana bombarda il porto di Hodeidah in Yemen

L'esercito israeliano ha attaccato almeno una centrale elettrica e un porto utilizzati dal gruppo Houthi nella zona occidentale dello Yemen. Forti esplosioni si sono sentite nel porto di Hodeidah. Secondo il canale al-Mayadeen vicino a Hezbollah, i raid miravano agli impianti di stoccaggio del petrolio. Secondo fonti yemenite anche l'aeroporto internazionale della città è stato attaccato. L'attacco sarebbe avvenuto dopo che negli ultimi giorni gli Houthi hanno lanciato due missili verso il centro del paese, entrambi intercettati.

15:59

L'Idf: "Con Nasrallah uccisi altri 20 dirigenti di Hezbollah"

Israele ha dichiarato di aver ucciso altri 20 leader di Hezbollah durante l'attacco che ha portato all'uccisione di Hassan Nasrallah presso il quartier generale del gruppo venerdì. Tra i nomi figura Ali Karaki, leader del fronte meridionale di Hezbollah. L'Idf sostiene di aver ucciso inoltre Ibrahim Hussein Jazini, capo dell'unità di sicurezza di Nasrallah, e Samir Tawfiq Dib, definito come «confidente e consigliere di lunga data di Nasrallah»

15:34

Ucciso un altro comandante di Hezbollah

Hezbollah ha annunciato l'uccisione di un altro dei suoi comandanti, Ali Karaki, morto nell'attacco aereo israeliano che ha ucciso Hassan Nasrallah venerdì scorso. Lo scrivono diversi media fra cui l'agenzia turca Anadolu. Israele ha ucciso diversi comandanti del gruppo militante libanese, tra questi, Nabil Qawak, di cui Hezbollah non ha ancora confermato la morte.

15:31

"Recuperato intatto il corpo di Nasrallah"

Il corpo di Hassan Nasrallah è stato recuperato intatto: lo ha detto una fonte della sicurezza libanese alla Cnn.

15:27

Crosetto: il ritiro dei militari italiani dal Libano è fuori discussione

"Unifil non è l'obiettivo diretto degli attacchi, anche se l'incremento del livello e dell'intensità degli scontri ne rende possibile il coinvolgimento accidentale. In questo momento la presenza dei nostri militari è un elemento di garanzia che speriamo possa indurre le parti a una de-escalation, creando le condizioni per riaprire il dialogo e avviare la mediazione". Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, in queste ore impegnato a seguire l'evoluzione della situazione in Libano con frequenti colloqui telefonici con le parti e con il comandante del contingente italiano. Il ministro ha espresso "particolare preoccupazione per la sicurezza della popolazione civile, soprattutto anziani, donne e bambini, che più di tutti pagano le conseguenze degli scontri. Il ritiro del contingente non è al momento in discussione. La Difesa, in particolare il Covi, ha tuttavia attivato, di concerto con il Maeci, tutte le predisposizioni necessarie per una eventuale evacuazione dei civili italiani presenti nel Paese, qualora la situazione dovesse ulteriormente deteriorarsi''.

14:32

Nuovo attacco Idf a roccaforte di Hezbollah

Un nuovo attacco dell'Aeronautica israeliana alla roccaforte di Hezbollah nel sud di Beirut. Lo riferisce l'Idf indicando che a breve fornirà i dettagli dell'operazione. Un funzionario della sicurezza libanese ha confermato l'attacco di Beirut all'agenzia di stampa Adp, che riferisce di una forte esplosione udita nella zona.

13:52

Il Papa chiede il cessate il fuoco in Libano

"Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l'allargamento e l'intensificazione del conflitto in Libano. Il Libano è un messaggio, ma in questo momento è un messaggio martoriato, e questa guerra ha effetti devastanti sulla popolazione: tante, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno in Medio Oriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie, preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l'aiuto umanitario. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina". Così Papa Francesco nel corso dell'Angelus al termine della messa celebrata allo Stadio "Re Baldovino" a Bruxelles.

13:01

La rabbia iraniana per la morte del vice comandante dei pasdaran

L'omicidio del vice comandante del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane Abbas Nilforoushan in Libano "non rimarrà senza risposta", dice il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi. Nilforoushan è tra le vittime dell'attacco israeliano su Beirut che venerdì ha ucciso il leader di Hezbollah,  Hassan Nasrallah. Gli Stati Uniti avevano sanzionato Nilforoushan nel 2022 perché ritenuto "direttamente responsabile della repressione delle proteste" durante le manifestazioni in Iran per la morte di Mahsa Amini, morta dopo l'arresto per la presunta mancata osservanza del precetto di indossare il velo.. Nilforoushan ha prestato servizio anche in Siria, sostenendo il presidente siriano Bashar Assad nella devastante guerra civile nata dalla Primavera araba del 2011.

12:28

L’Idf annuncia l’uccisione di un altro dirigente di Hezbollah

Le forze israeliane (Idf) hanno annunciato di aver "eliminato" Nabil Qaouk, responsabile dell'unità di sicurezza preventiva degli Hezbollah libanesi, vicino alla leadership del gruppo. Qaouk è stato ucciso in un raid la notte scorsa sulla capitale libanese Beirut, dove due giorni fa è stato assassinato il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. Qaouk è accusato di essere "direttamente coinvolto nel portare avanti attacchi terroristici contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini". Membro del consiglio esecutivo di Hezbollah, Qaouk era un veterano, nel gruppo dagli anni Ottanta. Era stato tra l'altro comandante militare di Hezbollah nel sud del Libano. Nel 2020 era stato colpito dalle sanzioni Usa. Gli Stati Uniti ne avevano evidenziato la partecipazione a nome di Hebzollah a commemorazioni di esponenti del Partito di Dio uccisi e anche a quella in ricordo di Qasem Soleimani, il comandante della Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione dell'Iran ucciso in un raid di un drone Usa in Iraq nel gennaio di quattro anni fa.

10:00

Nyt: Teheran non ha ancora deciso come rispondere

Secondo il New York Times, esistono opinioni diverse nel governo iraniano su come rispondere all'omicidio di Nasrallah. I conservatori spingono per una forte risposta militare, mentre i moderati, guidati dal nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian, chiedono moderazione. I sostenitori della linea dura vorrebbero che Teheran rispondesse all'omicidio con un attacco per dissuadere Israele dal colpire potenzialmente l'Iran, mentre Pezeshkian avrebbe sostenuto che così facendo cadrebbero nella trappola tesa dal primo ministro Benyamin Netanyahu per ampliare la guerra.

09:53

Jerusalem Post: Israele non ha ancora deciso l'invasione di terra

Israele non ha ancora deciso di invadere il Libano come conseguenza del conflitto in corso con Hezbollah. Lo scrive il Jerusalem Post. «Se l'Idf decidesse di invadere, il piano iniziale sarebbe solo un'invasione limitata nel Libano meridionale» si legge. Inoltre, «la situazione è molto dinamica e potrebbe cambiare in qualsiasi momento, soprattutto se Hezbollah riuscisse a colpire il fronte interno di Israele». In tal caso, Israele «potrebbe dover anticipare il suo programma di invasione entrando in profondità nel Libano per ridurre più rapidamente il lancio di razzi». Secondo il giornale, il governo di Tel Aviv comunque «non ha ancora preso una decisione definitiva sull'offensiva di terra» e preferirebbe attendere di vedere «se il nuovo leader di Hezbollah adotterà un approccio più pragmatico».

09:50

Cina: conflitto rischia di finire fuori controllo

"Forte preoccupazione" della Cina per la situazione in Medio Oriente. Pechino "segue con grande attenzione ed è molto preoccupata per l'escalation delle tensioni nella regione", affermano dal ministero degli Esteri a due giorni dall'uccisione in un raid israeliano in Libano del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. La Cina si dice contraria alla "violazione della sovranità e della sicurezza del Libano e si oppone e condanna qualsiasi azione contro civili innocenti" o che "alimenti le tensioni nella regione" con l'invito alle "parti, Israele in particolare, ad adottare immediatamente azioni" per ridurre le tensioni e "impedire che il conflitto degeneri o addirittura sfugga al controllo". Per la Cina, "porre fine ai combattimenti a Gaza il più presto possibile" è una "priorità" perché "le tensioni tra Libano e Israele sono una conseguenza del conflitto a Gaza".

09:48

L'Iran minaccia: "Ora tutto è possibile, anche una guerra"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle "conseguenze pericolose" degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all'uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. "L'Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele" - ha detto incontrando il segretario dell'Onu Guterres e il presidente dell'Assemblea Philemon Young - "La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano".
Il capo della diplomazia del governo di Teheran, Abbas Araghchi ha detto: "Tutti dovrebbero essere consapevoli del fatto che la situazione è assolutamente esplosiva e che tutto è possibile, anche la guerra". Araghchi non ha risparmiato accuse a Israele e ha affermato che per questo l'Iran ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu.

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