Dmitri Peskov ha parlato di «pura invenzione» e spiegato che non ci sarebbero ancora piani specifici per i contatti tra Washington e Mosca
Il Cremlino ha smentito che ci sia stata una telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin all'indomani dell'elezione del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti.
«Questa notizia è una pura invenzione. Si tratta di informazioni false» ha detto Dmitri Peskov, portavoce della presidenza russa. «Non ci sono ancora piani specifici per i contatti tra Putin e Trump» ha specificato.
L’elezione di Trump negli Stati Uniti cambia però lo scenario per quanto riguarda la guerra in Ucraina, sia per quanto riguarda l’impegno americano a sostegno di Kiev, sia l’apertura verso una soluzione diplomatica del conflitto.
Peskov ha anche parlato della prospettiva di un colloquio tra Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz dicendo che il presidente russo è «aperto ai contatti con tutti, se l'Occidente darà un segnale». In un'intervista alla televisione ARD Scholz aveva dichiarato che presto arriverà il «momento giusto» per una conversazione telefonica con Putin. «Di recente al Forum Valdai, il presidente ha ripetuto ancora una volta che rimane aperto a tutti i contatti e i negoziati. Se dicono che arriveranno dei segnali, allora dobbiamo aspettarli, ma non ce ne sono stati».
L'Europa, accusa Peskov, continua a «pompare armi in Ucraina per continuare la guerra fino alla fine. Ci sono dichiarazioni ufficiali di rappresentanti europei che parlano di continuare a fornire ogni tipo di sostegno» a Kiev.
Il conflitto
In mattinata si è pronunciata anche l’intelligence estera di Mosca, anticipando che il dipartimento di Stato americano starebbe lavorando per rimuovere «l'arrogante» Volodymyr Zelensky. «Washington sta valutando la possibilità di indire elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina in mezzo alle continue ostilità con la Russia l'anno prossimo» continua la dichiarazione dell’Svr.
Intanto continuano gli scontri sul terreno. Nella notte, le forze ucraine hanno abbattuto 39 dei 74 droni russi. La Russia ha lanciato anche due missili da crociera Kh-59/69 che sono stati distrutti: la difesa aerea ucraina è stata operativa nelle regioni di Kiev, Zhytomyr, Poltava, Sumy e altri.
Nelle ultime 24 ore, comunque, gli attacchi russi sferrati in dieci località della regione di Zaporizhzhia hanno causato una vittima e 21 feriti, scrive su Telegram il governatore ucraino di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov. Le autorità locali hanno registrato 44 messaggi sui danni causati agli edifici residenziali ed infrastrutture. Secondo Fedorov, la Russia ha effettuato 18 attacchi aerei, 130 attacchi di artiglieria e ha utilizzato 208 droni.
I servizi di sicurezza russi hanno invece annunciato di aver sventato un tentativo ucraino di dirottare un elicottero militare russo reclutando un pilota. L'elicottero era «un Mi-8MTPR-1 da guerra elettronica delle forze aerospaziali russe» ha dichiarato l'Fsb in un comunicato.
«Agenti dell'intelligence militare ucraina hanno tentato di reclutare un pilota militare russo per dirottare questo velivolo in un'area controllata dalle forze armate ucraine», secondo l'Fsb, che non ha fornito una data per l'accaduto. Ha aggiunto che le informazioni ottenute durante l'operazione hanno permesso di effettuare attacchi alle posizioni ucraine.
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