Il presidente ucraino ha parlato a Fox News, ricordando che «l’unità» tra i due paesi è importante. Biden, secondo i media, avrebbe autorizzato una fornitura di mine antiuomo, mentre l’ambasciata Usa a Kiev ha lanciato l’allarme di «attacco aereo significativo» sulla capitale Ucraina e ha deciso di chiudere, seguita poi da quelle di, Spagna e Grecia
L’Ucraina «perderà» la sua guerra contro la Russia se gli Stati Uniti taglieranno i finanziamenti militari a Kiev. «Se loro tagliano, penso che noi perderemo». È quanto ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Fox News. La produzione di Kyiv «non è sufficiente per prevalere», ha spiegato, né è sufficiente «per sopravvivere».
Il prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è infatti scettico sugli aiuti dati dagli Usa all’Ucraina e ha più volte affermato che porrà fine alla guerra, senza fornire però informazioni sulle modalità. «L’unità» tra i due paesi «è la cosa più importante», ha continuato Zelensky, spiegando come la disparità di forza tra Washington e Mosca può influenzare la fine della guerra.
Intanto il presidente Usa in carica, Joe Biden, dopo il via libera all’utilizzo delle armi a lungo raggio per colpire il territorio russo, avrebbe autorizzato la fornitura di mine antiuomo a Kiev, riporta il Washington Post. Si tratterebbe di «mine antiuomo non persistenti» – riferisce un funzionario dell’amministrazione Usa al quotidiano – che si autodistruggono o perdono la carica, riducendo il pericolo per i civili. Kiev si è impegnata a utilizzare soltanto questo tipo temporaneo e a non usarle in aree densamente popolate. Una notizia confermata anche dall’agenzia di stampa russa Tass, che riferisce di aver ricevuto conferma dal Pentagono.
L’annuncio della fornitura delle mine antiuomo arriva all’indomani della pubblicazione di un rapporto delle Nazioni unite in cui si dimostra che il numero delle vittime di questo particolare tipo di arma, vietata dal Trattato di Ottawa del 1997, è aumentato nel 2023 del 22 per cento rispetto al 2022, arrivando a 5.757 casi, a causa dell’ampio utilizzo in conflitti come quelli in Birmania (Myanmar) o Ucraina. Gli Stati Uniti, così come la Russia, non sono tuttavia tra i firmatari di questo trattato, che ha invece ratificato l’Ucraina.
Nel frattempo, secondo il Times di Londra l’esercito ucraino ha lanciato per la prima volta missili di fabbricazione britannica Shadow contro il territorio russo. Secondo il quotidiano dodici missili a lungo raggio sarebbero sparati contro la regione russa di Kursk dove è in corso l’offensiva ucraina. Non è ancora chiaro quali bersagli siano stati colpiti con gli Storm Shadow.
Allarme su Kiev
Gli Stati Uniti hanno lanciato l’allarme di un «attacco aereo significativo» su Kiev. Mosca potrebbe rispondere al lancio di missili Atacms che hanno colpito il territorio russo. «L’ambasciata statunitense a Kiev ha ricevuto informazioni specifiche su un potenziale attacco aereo significativo il 20 novembre», ha scritto Washington, che ha deciso di chiudere l’ambasciata «per eccesso di cautela», precisando che i dipendenti «hanno ricevuto istruzioni di cercare rifugio» e raccomandando «ai cittadini statunitensi di prepararsi a rifugiarsi immediatamente nel caso in cui venga annunciato un allarme aereo». Oltre agli Stati Uniti hanno poi fatto la scelta di chiudere l’ambasciata nel corso della mattinata anche Italia, Spagna e Grecia. A riportarlo è la tv di stato Ucraina, Suspilne.
Lo studio sull’avanzata russa
Secondo i dati dell’Institute for the Study of War, citati dalla Bbc, l’esercito russo ha guadagnato quasi sei volte più territorio nel 2024 rispetto al 2023. L’offensiva di Mosca si avvicina ai principali hub logistici ucraini nella regione orientale del Donbass e nel frattempo l’incursione Ucraina nella regione russa di Kursk sta vacillando.
Durante i primi mesi di guerra, nel 2022, la linea del fronte si è mossa rapidamente e la Russia ha guadagnato terreno, evidenzia il rapporto, prima di essere respinta dalla controffensiva ucraina. Nel 2023, invece, né l’Ucraina né la Russia hanno ottenuto grandi guadagni e il conflitto è rimasto sostanzialmente in una situazione di stallo. Ma nel 2024, i dati dell’istituto, suggeriscono una posizione nettamente più favorevole per la Russia. Con filmati confermati sui social media e resoconti di movimenti di truppe, l’Isw mostra che le forze di Mosca hanno sequestrato circa 2.700 chilometri quadrati di territorio ucraino nei primi dieci mesi e mezzo del 2024, rispetto ai soli 465 dell’intero 2023, un aumento di quasi sei volte.
Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che un «congelamento» del conflitto in Ucraina lungo le attuali linee del fronte sarebbe inaccettabile per la Russia. Specificando, in ogni caso, che le scelte dell’amministrazione Biden confermano il pieno impegno statunitense nel continuare la guerra.
© Riproduzione riservata