La maggior parte delle critiche è negli stralci di recensioni raccolte da GLAAD, l’associazione Usa che si occupa della rappresentanza di persone Lgbtqia+ nel cinema e nelle serie tv: la “cattiva” rappresentazione del personaggio trans e del suo percorso come redentivo, l’assenza di realismo e la presenza di luoghi comuni e superficiali. È vero che Audiard costruisce il personaggio a partire da precise categorie, ma lo fa per il gioco della parodia