Il figlio dell’ex leader della Dc, consulente di Sport e Salute, è tra i candidati alla guida di una struttura societaria dove potrà creare un asse con l’amico e presidente Mezzaroma
Da consulente esterno, esperto di progetti a marketing, a capo di una direzione dalle ampie funzioni dentro Sport e Salute, quasi un direttore generale. Giuseppe De Mita, figlio dell’ex leader democristiano Ciriaco, potrebbe compiere a breve l’agognato salto di qualità. Il traguardo che potrebbe completare le melonizzazione della società, di proprietà del ministero dell’Economia, e considerata la cassaforte dello sport per l’erogazione dei contributi alle federazioni, si avvicina.
Il rampollo della dinastia di Nusco chiuderebbe il cerchio con il presidente di Sport e Salute, il suo amico Marco Mezzaroma, di cui – come è noto – è stato testimone di nozze nel matrimonio (poi finito) con Mara Carfagna. L’imprenditore ha introdotto il vecchio amico nel mondo meloniano. Manca solo l’ultimo passo per formare l’asse di ferro, o meglio “di fiamma”, interno alla società.
Da quanto ha scoperto Domani, De Mita jr. è infatti in corsa per la guida della direzione Sport e community. Le candidature sono scadute l’8 agosto e da lì sono iniziate le varie fasi di selezione affidate, per un importo di 24mila euro, alla società esterna Key2people. Il figlio dell’ex presidente del Consiglio ha un curriculum di tuto rispetto nel mondo sportivo che gli ha permesso di superare i primi test fino a raggiungere la fase finale, in programma nei prossimi giorni. L’iter si chiuderà tra fine ottobre e inizio novembre.
Ultimo step
La decisione definitiva spetterà a una commissione interna di Sport e Salute, dove De Mita è di casa: da consulente nell’ambito di progetti di marketing ha già partecipato a varie riunioni strategiche rilevanti. Del resto, come raccontato da Domani, nei mesi scorsi ha rinunciato alla poltrona di amministratore delegato di Cinecittà, data ormai per scontata, spiegando all’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di voler proseguire e rafforzare l’impegno dentro Sport e Salute (mantenendo comunque un posto nel cda di Cinecittà).
Ambiva a diventare direttore generale, ruolo ricoperto dall’amministratore delegato Diego Nepi Molineris. Alla fine non sarà dg: sarebbe stato un affronto insostenibile per l’attuale ad. Da qui l’apertura di una nuova struttura dentro Sport e Salute, molto potente. In caso di esito positivo della selezione – c’è pur sempre da superare la concorrenza in lizza – sarebbe dunque un peso massimo nella società presieduta da Mezzaroma. E non solo per i buoni uffici con il presidente: ci sono ragioni pratiche. La direzione ribattezzata Sport community ha infatti confini estesi, a cominciare dall’organizzazione e la promozione di eventi all’interno del Foro Italico e dell’Olimpico, da decenni feudo di Nepi Molineris. Proprio giovedì scorso, durante la partita di calcio Italia-Belgio, De Mita era in tribuna vip, in quello che potrebbe diventare un suo territorio. Un futuro padrone di casa.
Ma la struttura che fa gola al figlio d’arte è chiamata a definire, come si legge dal bando ufficiale, anche «il piano di marketing e il patrimonio dei dati della società». Inoltre la direzione dovrà sviluppare «la brand identity» e definire gli «accordi di sponsorizzazione e altre iniziative commerciali per generare ricavi da reinvestire nello sviluppo della società».
L’orizzonte di Sport e community include poi la pianificazione delle «campagne di comunicazione e iniziative multicanale volte a promuovere uno stile di vita sano e attivo e l’engagement verso la pratica fisica e sportiva» e la definizione delle «strategie di sviluppo del nuovo Stadio dei Marmi (adiacente allo stadio Olimpico, ndr) e dei nuovi impianti e playground realizzati o gestiti dalla società». What else, viene da domandarsi.
Sport, Salute e fiamma
Insomma, Nepi Molineris resterà direttore generale e amministratore delegato, ma potrebbe trovarsi con una presenza ingombrante al suo fianco, stretto nella morsa con Mezzaroma. Nel segno della fiamma (sebbene De Mita jr. non sia organico a FdI), che pure Ciriaco De Mita teneva a distanza non riconoscendo, da buon democristiano, il Msi nell’arco costituzionale.
Poco male, comunque. A distanza c’è il placet di un altro big di FdI, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, spettatore più che interessato alla vicenda. Si parla della gestione della società, che fa capo al Mef ma che ha una funzione cruciale per il sistema sportivo.
Non è un caso che il nome di De Mita circolasse già nella primavera 2023, come possibile amministratore delegato della società con il beneplacito di Abodi, altra (rara) figura capace di interloquire con Giorgia Meloni senza fare anticamera.
Poi la scelta è ricaduta su Nepi Molineris, sponsorizzato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, forte della gestione del Foro Italico oltre che dell’evento di equitazione Piazza di Siena, a Villa Borghese a Roma.
Solo che la fame di poltrone e la sindrome da complotto a destra, finisce sempre, prima o poi, per spingere per nomi di comprovata fede.
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