Un nuovo allarme attentato contro l’ex presidente Usa Donald Trump, a due mesi di distanza dal tentato omicidio in Pennsylvania. Intorno alle 13,30 della Florida, le 19,30 in Italia di domenica 15 settembre, sono stati sparati dei colpi nel campo di golf a West Palm Beach di cui il tycoon è proprietario e che frequenta regolarmente. Per l'Fbi si è trattato di un «apparente nuovo tentato assassinio» nei confronti di Trump, che si trovava proprio su uno dei campi ma è rimasto illeso e «si trova al sicuro».

I fatti

Gli agenti del Secret Service hanno visto una canna di fucile spuntare da una recinzione e hanno aperto il fuoco contro la persona armata, mentre l'ex presidente stava giocando a golf. 

Sul luogo dove il sospettato si era appostato sono stati trovati uno zaino, una telecamera GoPro e un fucile Ak-47. Trump si trovava a circa 400 metri dal presunto attentatore. La sua sicurezza lo ha messo al sicuro e l’ex presidente è tornato nella sua residenza di Mar-a-Lago con un dispositivo di sicurezza rafforzato.

Trump non è mai stato in pericolo, a differenza di quello che era successo un paio di mesi fa a un comizio, quando il colpo sparato dal tetto di un’abitazione non lontana dal palco gli aveva sfiorato l’orecchio. L’ex presidente è già tornato a rivolgersi ai suoi sostenitori.

«La mia determinazione è solo più forte dopo un altro attentato alla mia via. Il 5 novembre renderemo l'America ancora grande». Lo ha detto Donald Trump, in una email inviata dalla sua campagna.

Lo sceriffo di Palm Beach Bradshaw mostra una foto del fucile e della borsa ritrovati nel punto in cui si era appostato l'attentatore

La persona sospettata è scappata a bordo di un suv e successivamente è stata fermata, grazie a un testimone che lo ha visto fuggire e ha avuto la prontezza di fotografare la targa dell’auto, come conferma lo sceriffo di Palm Beach, Ric Bradshaw. Dopo aver ottenuto un riscontro sul proprietario del veicolo, le autorità hanno allertato l'ufficio dello sceriffo della contea di Martin, che ha arrestato il sospettato lungo la Interstate 95. Disarmato al momento dell’arresto: si chiama Ryan Routh, ha 58 anni, e viene dalle Hawaii.

Le parole di Trump

«Sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai», sono le prime parole di Trump.

«È stata sicuramente una giornata interessante!» ha scritto l'ex presidente americano su Truth sociale esprimendo un «ringraziamento a tutti per la vostra preoccupazione e i vostri auguri'». In particolare, ha aggiunto, «voglio ringraziare i Secret Service statunitensi, lo sceriffo Ric Bradshaw e il suo ufficio di coraggiosi e devoti patrioti, e tutte le forze dell'ordine, per l'incredibile lavoro svolto oggi alla Trump International nel tenermi, come 45esimo presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali, al sicuro».

Trump ha quindi detto che «il lavoro svolto oggi è stato assolutamente straordinario. Sono molto orgoglioso di essere americano» ha continuato. «La mia determinazione è sempre più forte dopo un altro attentato alla mia vita. Il 5 novembre renderemo l'America ancora grande».

Anche il senatore dell'Ohio J.D. Vance, candidato repubblicano alla vicepresidenza Usa ha detto la sua: «Sono felice che (Trump) stia bene», ha dichiarato Vance tramite un messaggio su X. «C'è ancora molto che non sappiamo, ma stanotte abbraccerò più forte i miei figli e reciterò una preghiera di gratitudine».

Biden e Harris

«Come ho detto molte volte, non c'è posto per la violenza politica o qualsiasi violenza nel nostro Paese. Ho dato indicazioni al mio staff per continuare ad assicurare che il Secret Service abbai tutte le risorse necessarie per garantire la sicurezza dell'ex presidente» ha detto il presidente Joe Biden. Sulla stessa linea la candidata Kamala Harris, che dopo aver detto di essere felice che Trump sia salvo ha twittato: «La violenza non ha posto in America».

Il miliardario Elon Musk, proprietario di Tesla e noto sostenitore di Trump ha sottolineato che la violenza riguarda solo il candidato repubblicano. «Nessuno sta cercando di uccidere Biden/Kamala» ha scritto su X. 

L’attentatore

EPA

Nel frattempo filtrano sempre nuovi dettagli sulla vita di Ryan Routh, 58 anni, originario della Hawaii, arrestato poco dopo lo scambio di fuoco con il Secret Service. È stato condannato nel 2002 perché in possesso di una mitragliatrice era stato inseguito dalla polizia prima di barricarsi all'interno di un'attività commerciale a Greensboro, nella Carolina del Nord, secondo un resoconto pubblicato dal Greensboro News & Record.

All'uomo era stato anche ordinato di pagare decine di migliaia di dollari ai querelanti in cause civili ed è stato accusato dalle autorità statali e federali di non aver pagato le tasse in tempo.

Secondo le prime valutazioni, uno dei moventi che ha spinto l’uomo ad agire sarebbe stato il suo attivismo pro-Ucraina. Routh avrebbe infatti cercato di reclutare soldati afghani in fuga dai Talebani per combattere in Ucraina e ha trascorso diversi mesi nel paese. E' quanto lui stesso aveva dichiarato in un'intervista con il New York Times l'anno scorso.

Adesso Ryan Wesley Routh è accusato di due reati federali legati al possesso di armi. I reati comprendono il possesso di un'arma da fuoco nonostante una precedente condanna e il possesso di un'arma da fuoco con il numero di serie abraso. L'udienza per decidere sulla sua detenzione è stata fissata per il 23 settembre, mentre l'udienza per la lettura ufficiale delle accuse è fissata per il 30 settembre.

Il precedente

Il presunto attentato arriva a due mesi di distanza da quando Trump era stato colpito da un proiettile all'orecchio durante un comizio in Pennsylvania. In quella occasione l'attentatore, il 20enne Thomas Matthew Crooks, venne ucciso dal Secret Service.

All’epoca polemiche durissime investirono il Secret service, accusato di aver sottovalutato il pericolo, costringendo la direttrice a dimettersi. Stavolta gli uomini della sicurezza sarebbero intervenuti prima che l’attentatore riuscisse a sparare.

Il nuovo episodio è destinato a pesare nella campagna elettorale di Trump, che punta a tornare alla Casa Bianca nelle elezioni che si svolgeranno il 5 novembre. 

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