Questa vicenda segna forse il punto più alto toccato dalla loggia che ritiene opportuna una adeguata pubblicizzazione del ruolo assunto e dell'importanza raggiunta: ed in questa ottica possono essere valutati i proclami, le valutazioni, gli avvertimenti che Gelli esprime nella intervista rilascia il 5 ottobre 1980 al Corriere della Sera («Il fascino discreto del potere nascosto»)