L’autrice descrive in Triste Tigre in prima persona la violenza sessuale subita da bambina dal patrigno: come si racconta la verità quando è così dura e scomoda, oscena? È lecito estetizzare la violenza? «Cos’è meglio augurarsi? Niente, e il problema sta proprio qui», scrive Sinno, in un libro che è stato un caso editoriale in Francia, ora candidato allo Strega europeo