Un iconico marchio motociclistico italiano rischia seriamente di scomparire. MV Agusta, la storica azienda del varesotto specializzata in moto sportive, si trova in serie difficoltà dopo l’annuncio della bancarotta da parte dell’austriaca KTM, che ne detiene la maggioranza.

Per i lavoratori dello stabilimento di Schiranna, alcuni di loro già in solidarietà prima dell’annuncio di KTM, sono settimane di forte preoccupazione, e lunedì saranno ricevuti al Palazzo della Regione Lombardia, chiedendo alla politica di fare la propria parte.

Il ruolo di KTM

La crisi che sta travolgendo MV Agusta, storica casa motociclistica varesina, si intreccia drammaticamente con il recente annuncio di bancarotta da parte di KTM, la multinazionale austriaca che detiene il 50,1 per cento delle quote dell’azienda di Schiranna. La dichiarazione di bancarotta da parte del colosso austriaco, avvenuta il 29 novembre scorso, ha scosso profondamente il mondo delle due ruote.

KTM, nota non solo per la produzione di motociclette ma anche per la sua presenza nel campionato MotoGP, ha accumulato debiti complessivi pari a circa 3 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 2.500 creditori. Nonostante la gravità della situazione finanziaria, KTM ha assicurato che il suo impegno nel programma MotoGP proseguirà, mantenendo attivo il team ufficiale e continuando a competere ai massimi livelli .

Tuttavia, la crisi ha già avuto ripercussioni significative, con la sospensione della produzione di motociclette stradali e il licenziamento di centinaia di dipendenti, evidenziando l’urgenza di una ristrutturazione per garantire la sopravvivenza dell’azienda.

Le ripercussioni su MV Agusta

La notizia ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento e nell’intero settore motociclistico, mettendo in discussione il futuro di un marchio che ha fatto la storia delle due ruote in Italia e nel mondo. «La situazione di MV Agusta è legata alla crisi di KTM in maniera viscerale», ha dichiarato Giorgio La Rosa, rappresentante della Fiom Cgil di Varese, sintetizzando il cuore del problema.

La Rosa ha sottolineato come KTM, oltre a detenere la maggioranza delle quote, abbia centralizzato funzioni strategiche come gli acquisti, la rete vendita, i ricambi e il rapporto con i fornitori. «Se hai in mano queste funzioni dell’azienda, controlli l’azienda», ha aggiunto.

Questo controllo operativo ha reso MV Agusta profondamente dipendente dalla casa austriaca, al punto da non poter proseguire autonomamente in caso di difficoltà del partner. La bancarotta di KTM, quindi, ha avuto un effetto immediato e devastante su MV Agusta, bloccando non solo la produzione e le vendite, ma anche l’approvvigionamento dei componenti necessari per completare le moto già in cantiere. Senza una rapida inversione di rotta, il rischio è che l’intero impianto produttivo si fermi, lasciando i lavoratori senza occupazione e interrompendo una tradizione industriale di eccellenza.

Il dramma dei lavoratori

Nel frattempo, a Schiranna, il clima tra i dipendenti è carico di tensione. Molti di loro temono di perdere il posto di lavoro, mentre i sindacati si preparano a difendere con forza i diritti di centinaia di famiglie che vivono grazie a MV Agusta. «Non si tratta solo di una questione aziendale, ma di un’intera comunità che rischia di essere travolta da questa crisi», ha aggiunto La Rosa, chiedendo un intervento rapido e deciso da parte delle istituzioni e dei vertici aziendali.

Il ruolo di Timur Sardarov

In questo scenario, si torna a parlare di Timur Sardarov, l’imprenditore russo che aveva acquistato MV Agusta dalla famiglia Castiglioni - storica proprietaria dell’azienda - nel 2017 e che attualmente detiene il 49,9 per cento delle quote. Con KTM in bancarotta, si apre la possibilità che Sardarov possa riacquisire il controllo totale dell’azienda, rilevando le quote della multinazionale austriaca.

Tuttavia, le incognite non mancano: quali risorse potrebbe mettere in campo l’imprenditore per garantire la continuità produttiva e il rilancio del marchio?

L’appuntamento in Regione 

Un momento cruciale per il futuro di MV Agusta sarà l’incontro programmato per lunedì 9 dicembre in regione Lombardia. Al tavolo siederanno i rappresentanti delle istituzioni, i sindacati e i vertici aziendali, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete per salvare l’azienda e tutelare i lavoratori.

Sul piatto ci sono diverse ipotesi, tra cui l’intervento di nuovi investitori o misure di sostegno da parte delle istituzioni locali. Nonostante la gravità della situazione, resta la speranza. MV Agusta è un marchio iconico, conosciuto e apprezzato a livello globale per la qualità e il design delle sue moto.

Le prossime settimane saranno decisive: il destino di MV Agusta, dei suoi lavoratori e della sua eredità industriale è appeso a un filo. Ma la storia del marchio insegna che, anche nei momenti più difficili, il coraggio e la determinazione possono fare la differenza. Resta da vedere se questa volta basteranno.

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