Lo staff fa sapere che il leader di Forza Italia crede ancora di poter essere eletto presidente della Repubblica, ma non è ancora pronto né ad annunciare la candidatura né a ritirarla
Le notizie di oggi, 19 gennaio: Berlusconi annuncia che non parteciperà al vertice del centrodestra sul candidato presidente della Repubblica in programma domani; intanto, la sua difesa, chiede il rinvio del processo “Ruby ter”, la polizia di Goma afferma di aver arrestato gli assassini dell’ambasciatore Attanasio, sgominata una rete di traffico illegale di migranti, la nuova agenzia Ue per il diritto d’asilo.
Berlusconi ci crede ancora
Lo staff di Silvio Berlusconi ha fatto sapere che il leader di Forza Italia non parteciperà alla riunione con gli alleati di centrodestra fissata domani per decidere il candidato della coalizione alla presidenza della Repubblica. Lo stesso Berlusconi è stato più volte indicato da amici e alleati come possibile candidato, ma lui non si mai candidato ufficialmente.
Questa settimana, il suo ritiro era dato praticamente per scontato. Sarebbero troppi i voti che gli mancano, anche all’interno dello stesso centrodestra, e troppo forti le pressioni degli alleati, che vorrebbero togliere di mezzo la sua candidatura per accordarsi su un altro nome con gli avversari (né centrodestra né centrosinistra da soli hanno i numeri per eleggere il capo dello stato). Ma Berlusconi, fa sapere il suo staff, ritiene che sia ancora troppo presto sia per ufficializzare la sua candidatura, sia per comunicarne il ritiro.
I dati Covid di oggi
Sono stati 192.320 i nuovi casi nelle ultime 24 ore. Negli ultimi 7 giorni (13-19 gennaio) ci sono stati 1.188.533 casi, in diminuzione dello 0,9 per cento rispetto alla settimana precedente (6-12 gennaio). Sono stati 380 i morti, 134 i ricoveri in terapia intensiva, e 64.409 le persone in isolamento domiciliare. A fronte di 1.181.889 tamponi – molecolari e antigenici – effettuati, il tasso di positività è al 16,3 per cento, minore del 1,3 per cento rispetto al 16,48 per cento di mercoledì scorso, quando i tamponi sono stati 1.190.567.
L’inchiesta sulla società di Donald Trump
La procura generale di New York, in documenti legali presentati in tribunale, riferisce che i suoi investigatori hanno scoperto prove che la società di Donald Trump, la Trump Organization, usò documenti «fraudolenti o fuorvianti» per ingannare banche e autorità fiscali e ottenere prestiti e agevolazioni fiscali.
Nei documenti l'ufficio dell'Attorney General Letitia James precisa che le autorità non hanno ancora deciso se avviare una causa civile in relazione alle accuse, ma che gli investigatori hanno bisogno di interrogare Trump e i suoi due figli più grandi, Ivanka Trump e Donald Trump Jr, nell'ambito delle indagini.
Trump e i suoi legali sostengono che l'indagine sia politicamente motivata. Nonostante l'inchiesta di James in sede civile sia separata dall'indagine penale, il suo ufficio è stato coinvolto in entrambe, visto che ha inviato diversi avvocati a lavorare fianco a fianco con i pubblici ministeri dell'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan.
Ancora scontri sulla scuola
«Chiediamo anche che venga drasticamente semplificato il protocollo di gestione dei casi positivi, allo stato attuale del tutto inapplicabile per il collasso dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, nonostante l’immane sforzo di collaborazione sopportato dalle scuole».
Torna all’attacco il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, dopo l'audizione del ministro Patrizio Bianchi in commissione Cultura alla Camera. Bianchi ha parlato di «stime infondate» sulla scuola e sulla Dad, asserendo che «il 93 per cento delle classi è in presenza. Le restanti sono per il 13,1 per cento in attività integrata per singoli studenti a distanza, mentre le classi totalmente a distanza sono il 6,6 per cento».
Al via in Germania il processo contro medico pro-Assad
Ha preso il via in Germania il processo nei confronti del medico siriano Alaa M., accusato di crimini contro l'umanità per aver torturato e ucciso vari detenuti in un carcere del governo e in due ospedali militari del paese in guerra.
La procura federale ha dichiarato che il medico lavorò in un carcere militare di Homs e in una clinica vicino Kassel, dove numerosi cittadini siriani l'hanno riconosciuto e denunciato alla polizia tedesca.
Tra le altre cose è accusato di aver picchiato un dimostrante anti-governativo dopo che l’uomo aveva avuto un attacco epilettico a seguito di tortura. In un altro caso è accusato di aver ucciso intenzionalmente un detenuto con un'iniezione, per «dimostrare il suo potere». In carcere in Germania dall'arresto nel giugno 2020, il medico nega le accuse.
Un morto per sparatoria nel centro di Nizza
Una persona è morta dopo essere rimasta gravemente ferita nel corso di una sparatoria avvenuta nel centro di Nizza. Il procuratore di Nizza Xavier Bonhomme ha riferito che gli spari sono avvenuti «nel quadro di un'operazione giudiziaria» in cui dovevano essere effettuati i fermi di due sospettati per un omicidio commesso il 24 dicembre nel quartiere di Las Planas.
Secondo il procuratore, però, «l'operazione è andata male. Un poliziotto ha aperto il fuoco su una delle due persone. Un ferito è stato dichiarato morto alle 12.30 e il poliziotto è stato messo in custodia».
Bonhomme ha precisato che «questi elementi restano da confermare» e che ha chiesto l'avvio di un'indagine. Nel quadro dell'operazione sono state fermate diverse persone.
Quirinale, come far votare i positivi al Covid
Il voto sul prossimo presidente della Repubblica si avvicina e i deputati spingono perché anche il governo si occupi dei grandi elettori che risulteranno positivi al Covid durante le votazioni.
L'assemblea della Camera, questa mattina, ha approvato due ordini del giorno al decreto che ha introdotto il super green pass, uno a firma Fratelli d'Italia e l'altro di Forza Italia, per chiedere all'esecutivo di permettere a tutti i parlamentari e consiglieri regionali chiamati ad eleggere il capo dello stato (1.009) di poter partecipare alle votazioni, anche se in quarantena.
Gli ordini del giorno non sono né modifiche né atti parlamentari vincolanti, ma nella prassi parlamentare vengono utilizzati per impegnare ministri e presidente del Consiglio ad attivarsi su alcune tematiche.
Gli odg sono stati approvati quasi all'unanimità: 349 sì, quattro no e venti astenuti (i deputati di Alternativa C'è). Matteo Salvini e tutto il centrodestra spingono per trovare delle modalità per permettere a tutti di partecipare. Se venissero a mancare voti certi, per tutti i candidati la strada sarebbe più difficile.
Il numero di preferenze necessarie resta infatti lo stesso (maggioranza qualificata per i primi tre scrutini, maggioranza dei due terzi dalla quarta in poi) a prescindere dai presenti il giorno della votazione, perché si calcola sugli aventi diritto, mentre chi non c’è viene segnato assente.
Il 24 gennaio, giorno in cui iniziano le votazioni, si riuniranno di nuovo le capigruppo di Camera e Senato, si discuterà probabilmente anche delle modalità di voto a distanza per i contagiati.
Spagna, sei morti in un incendio in una casa di riposo
Sei persone sono morte in Spagna nell'incendio scoppiato nella notte in una casa di riposo a Moncada, a nord di Valencia, nell'est del paese. Il presidente della regione di Valencia, Ximo Puig, ha riferito che altri 17 residenti della casa di riposo sono stati ricoverati in ospedale e tre di loro sono in condizioni gravi.
I vigili del fuoco hanno riferito di avere salvato 25 pazienti su un totale di 70 che sono stati evacuati dalla struttura. Secondo quanto riferito dal capo dei pompieri, Jose Basset, sembra che le fiamme siano divampate in una camera da letto al secondo piano.
Gli inquirenti stanno ancora indagando sulle cause dell’incendio, ma ritengono che potrebbe essersi trattato di un corto circuito in un meccanismo legato a una bombola dell'ossigeno.
Ruby ter, processo rinviato al 16 febbraio
I giudici del processo “Ruby ter” hanno accolto la richiesta degli avvocati di Silvio Berlusconi di rinviare la prossima udienza del processo, prevista per mercoledì prossimo, 26 gennaio, al 16 febbraio.
La difesa ha detto di aver richiesto il rinvio per la situazione pandemica in atto e perché il 25 gennaio iniziano le prime sedute per l'elezione del presidente della Repubblica.
«A prescindere del fatto che il dottor Berlusconi possa essere ufficialmente candidato, è quindi una ragione di opportunità», hanno spiegato gli avvocati.
Agenas: ricoveri al 30 per cento, terapie intensive stabili al 18 per cento
I ricoveri Covid nei reparti ordinari sono in crescita in Italia, al momento alla soglia del 30 per cento, con un picco del 57 per cento per la Valle d'Aosta. È il dato che emerge dal monitoraggio Agenas in base alla rilevazione sui dati del 18 gennaio.
I ricoveri in terapia intensiva sono invece stabili al 18 per cento a livello nazionale, e in calo in sei regioni.
Attanasio, la polizia di Goma afferma di aver arrestato i suoi assassini
Dal Congo arriva una notizia inaspettata sul caso dell’omicidio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso lo scorso 22 febbraio in un'imboscata a Nord di Goma, alla periferia del Parco Nazionale di Virunga. La polizia locale ha annunciato martedì sera di aver arrestato i presunti autori dell’attacco al convoglio su cui viaggiava il diplomatico italiano, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo. Al momento manca però la conferma delle autorità centrali del Congo.
I sei arrestati farebbero parte di tre diversi gruppi criminali di Goma, la regione dell’Est del paese dove si è verificato l’attacco. Due sono accusati dell’omicidio di Attanasio, mentre gli altri quattro sarebbero accusati di aver attaccato altri operatori umanitari nella regione.
Le autorità locali hanno detto ai giornalisti che ad aver ucciso l’ambasciatore è stato il capo di uno dei gruppi criminali che attualmente è in fuga, ma che sperano di arrestare il prima possibile. «Sappiamo dove si trova», hanno detto.
«Chiedo giustizia oggi: che questi criminali siano puniti in relazione a tutto ciò che hanno causato alla popolazione», ha dichiarato il governatore militare del Nord Kivu.
Secondo la polizia locale – che ha diffuso sui social dei video in cui mostra i sei arrestati seduti a terra, in manette, alcuni scalzi –, l’intenzione della banda era proprio quella di rapire Attanasio per chiedere un riscatto dal valore di un milione di euro.
La procura di Roma invece ha annunciato che chiederà per vie ufficiali i verbali delle dichiarazioni rese dagli arrestati per esaminarli e riscontrare l'eventuale responsabilità oggettiva su quanto avvenuto.
Traffico di migranti, 25 arresti tra Lecce, Grecia e Albania
Un’estesa operazione contro il traffico illecito di persone migranti. È quello che sta avvenendo nel Salento, dove la Guardia di Finanza di Lecce ha notificato 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere, per persone accusate di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata favoreggiamento all’immigrazione clandestina, aggravata dal fatto che operassero su base transnazionale.
Collaborano infatti all’operazione, denominata “Astrolabio”, anche la polizia greca e albanese, con il coordinamento, tra gli altri, di Eurojust, Europol e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
Le indagini, durate più di un anno, si sono svolte tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, riprese video e pedinamenti. Gli inquirenti hanno individuato «un’organizzazione criminale unitaria operante in più territori, articolata in quattro cellule criminali composte da cittadini stranieri, in prevalenza siriani» – si legge nel comunicato della procura di Lecce – che otteneva «ingenti profitti» dalla gestione dell’illecita attività di trasferimento di persone migranti provenienti da varie parti del mondo.
Le persone migranti venivano trasferite attraverso Turchia, Grecia e Albania verso le coste salentine e da qui verso altri paesi europei, loro destinazione finale. Dalla Turchia, venivano fatte viaggiare via mare, o attraverso la cosiddetta “rotta balcanica”, con il supporto di una rete diffusa sul territorio.
Due dei gruppi criminali erano presenti in Italia: il primo, diretto da un cittadino iracheno domiciliato nell’hinterland di Venezia, provvedeva al trasferimento in Italia e in Europa di persone migranti irregolari dalla Turchia, prevalentemente di etnia arabo-siriana.
Il secondo, diretto da un altro cittadino iracheno, residente a Bari, «provvedeva al recupero dei presunti scafisti» nei luoghi di approdo sulle coste salentine, sottraendoli all’arresto, «agevolando il loro trasferimento in Grecia e la prosecuzione del viaggio sino al rientro in Turchia».
Il terzo gruppo, presente in Albania e diretto da un cittadino siriano, si occupava del
trasferimento dalla Grecia al Salento delle persone migranti, con transito proprio in Albania. Il quarto gruppo, infine, presente in Turchia e diretta da un cittadino iracheno, provvedeva al trasferimento dei migranti irregolari provenienti da paesi del Medio Oriente a bordo di imbarcazioni dirette verso le coste salentine e calabresi.
Seguendo le rotte operate dai gruppi, gli inquirenti hanno accertato almeno 30 «episodi delittuosi», che hanno portato in Italia 1.120 migranti. 26 presunti scafisti sono stati identificati – otto dei quali sono stati arrestati in flagranza di reato – e, nel complesso, sono state denunciate 52 persone.
Le indagini hanno accertato il metodo di pagamento richiesto dai presunti scafisti, che i migranti corrispondevano, su base fiduciaria, attraverso il cosiddetto sistema “Hawala” (detto metodo “Sarafi”): un vero e proprio sistema bancario abusivo di trasferimento di valori, basato su una vasta rete di mediatori localizzati in varie parti del territorio dell’Unione europea ed extra-Ue.
A questo riguardo, in Italia e in Grecia gli inquirenti stanno continuando a perquisire agenzie finanziarie dove sarebbe stato depositati i proventi del traffico illecito.
La nuova agenzia Ue per il diritto d’asilo
«È un giorno importante per la politica migratoria Ue, sia dal punto di vista operativo che simbolico. Operativamente permette agli Stati membri dell'Unione europea di usufruire di esperti in materia di asilo che possono essere impiegati rapidamente dove servono: 500 funzionari esperti in asilo sono in attesa permanente».
Così la commissaria Ue agli affari interni, Ylva Johansson, ha annunciato la creazione di una nuova agenzia dell’Unione europea per garantire una più uniforme applicazione del diritto d’asilo nel territorio dell’Unione.
«I principi democratici dell'Ue non si fermano ai nostri confini – ha spiegato Johansson –. Sono aperti a coloro che rischiano la vita e l'incolumità cercando di estendere i principi democratici in tutto il mondo».
«Per coloro che rischiano fisicamente a causa del loro coraggio, l'agenzia serva a difendere la libertà di parola, la democrazia o semplicemente quello che sono veramente. L'Unione europea è orgogliosa di offrire loro rifugio», ha concluso.
Stati Uniti e Ucraina per la de-escalation russa
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è arrivato a Kiev per incontrare il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. Si tratta della prima di una serie di tappe in Europa: giovedì si recherà a Berlino e poi venerdì incontrerà il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a Ginevra. La visita mira a mostrare il sostegno Usa all'Ucraina e a sottolineare alla Russia la necessità di una de-escalation.
Intanto un alto funzionario del dipartimento di Stato Usa ha riferito che l'amministrazione Biden fornirà ulteriori 200 milioni di dollari di aiuti militari difensivi all'Ucraina. Gli aiuti erano stati approvati a dicembre, ma finora l’amministrazione non ne aveva dato notizia.
La ministra Cartabia su carceri e femminicidi
«Il primo e più grave tra tutti i problemi delle carceri continua a essere il sovraffollamento: ad oggi su 50.832 posti regolamentari, di cui 47.418 effettivi, i detenuti sono 54.329, con una percentuale di sovraffollamento del 114 per cento». È quanto ha detto la ministra della Giustizia Marta Cartabia durante la relazione al Senato sull'amministrazione della giustizia.
«È una condizione che esaspera i rapporti tra detenuti – ha spiegato Cartabia – e rende assi più gravoso il lavoro degli operatori penitenziari, a partire da quello della polizia penitenziaria, troppo spesso vittima di aggressioni. Sovraffollamento significa maggiore difficoltà a garantire la sicurezza e significa maggiore fatica a proporre attività che consentano alla pena di favorire percorsi di recupero».
«Il tema degli spazi richiede anzitutto interventi finalizzati a garantire le essenziali condizioni di decoro e igiene – ha aggiunto – ma implica anche un ripensamento dei luoghi, in modo che essi non siano solo "contenitori stipati di uomini”, ma ambienti densi di proposte. Solo così si assolve appieno al valore costituzionale della pena, che non può essere un tempo solo di attesa, ma di ricostruzione».
Al Senato Cartabia ha parlato anche di violenze su donne e minori, e di femminicidi, «troppi», secondo la ministra, «una vera barbarie, come ha giustamente detto qualcuno di voi». «Troppo spesso un insufficiente coordinamento tra le autorità procedenti – tribunale per i minorenni, tribunale ordinario civile, giudice penale, giudice tutelare – rende inefficace l'intervento di tutti», ha spiegato Cartabia, «e riduce la possibilità di intuire e prevenire conseguenze anche fatali».
«Di qui l'esigenza di intervenire con una profonda riforma delle procedure e dell'organizzazione giudiziaria, innanzitutto per incrementare le garanzie processuali dei soggetti fragili e allo stesso per tutelare l'operato dei giudici minorili, su cui troppo spesso sono ricadute le carenze complessive del sistema», ha concluso.
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