L’accoglienza tradita per 180 persone: tra loro tre famiglie con sei minori. A giugno il comune aveva annunciato che sarebbero stati trasferiti in un ostello gestito dalla Caritas. Ma i lavori di ampliamento della struttura non sono mai stati realizzati. Il presidente del Consorzio italiano di solidarietà: «È stato un bluff: l’unico obiettivo era chiudere il Silos, lasciando quei rifugiati in strada»