- «Vogliamo lanciare un segnale di resistenza, perché resistere significa che un territorio può riscattarsi», dice il nuovo direttore artistico di Trame, Giovanni Tizian.
- Trame, dal 1 al 5 settembre, torna dal vivo dopo la serie di incontri che si sono svolti online causa pandemia nel 2020. Tante le novità di quest’anno, un ricchissimo cartellone di incontri e dibattiti nelle piazze e nei palazzi storici di Lamezia Terme.
- Il Blog Mafie ospita in questa serie quindici articoli sui temi che sono al centro degli incontri del Festival: dalle industrie del petrolio al lato oscuro del mondo del pallone, dal gioco d’azzardo alle donne soffocate dalle famiglie di ’Ndrangheta, dalla mafia “trasparente” a quella ben più visibile di Matteo Messina Denaro. E molto altro ancora.
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie è dedicata a Trame, festival dei libri sulle mafie di Lamezia Terme, con 15 articoli sui temi al centro degli incontri del Festival.
La cultura contro la mafia in Calabria ha un luogo simbolo e un momento speciale. Il luogo è Lamezia Terme, terza città della regione per numero di abitanti e un’amministrazione comunale commissariata per tre volte perché per tre volte è stata sciolta per infiltrazioni di ’Ndrangheta. Il momento speciale è Trame, festival dei libri sulle mafie che in questo 2021 è arrivato alla sua decima edizione.
Mafia e antimafia, il sapere contro l’ignoranza e la prepotenza, teatro e musica contro i boss. Passo dopo passo e anno dopo anno Lamezia e la Calabria vanno avanti, cercando di lasciarsi alle spalle il passato più infame puntando non solo e sempre sulla repressione poliziesca e giudiziaria.
«Vogliamo lanciare un segnale di resistenza, perché resistere significa che un territorio può riscattarsi», dice il nuovo direttore artistico di Trame Giovanni Tizian, firma del “Domani” che succede a Gaetano Savatteri.
Così Trame, dal 1 al 5 settembre, torna "dal vivo” dopo la serie di incontri online - causa pandemia - del 2020. Tante le novità di quest’anno, un ricchissimo cartellone di incontri e dibattiti nelle piazze e nei palazzi storici di Lamezia. A cominciare dalle testimonianze delle vittime di racket e usura che hanno avuto il coraggio di denunciare, commercianti e imprenditori provenienti da ogni angolo della regione.
Tutto nasce con “Mani libere in Calabria”, un progetto che ha permesso all’Associazione Antiracket Lamezia Onlus Ala, promotrice del Festival insieme alla Fondazione Trame (e con le associazioni antiracket di Cosenza, Cittanova e Polistena) di creare quattro sportelli dislocati sul territorio calabrese dedicati all’ascolto e all’assistenza legale, bancaria e commerciale, psicologica, delle vittime.
Il Blog Mafie ospita in questa serie quindici articoli sui temi che sono al centro degli incontri del Festival: dalle industrie del petrolio al lato oscuro del mondo del pallone, dal gioco d’azzardo alle donne soffocate dalle famiglie di ’Ndrangheta, dalla mafia "trasparente” a quella ben più visibile di Matteo Messina Denaro. E molto altro ancora. Inchieste, spettacoli, tanti libri. Appunto, la cultura contro la mafia. Per cambiare rotta, per andare oltre slogan e banalizzazioni.
Tutti i contenuti della serie del blog sul Festival Trame:
© Riproduzione riservata