«Sul fronte della comunicazione, nel caso Sangiuliano, Giorgia Meloni ha sbagliato tutto. Avrebbe dovuto accettare subito le dimissioni, chiudendo il caso in maniera rapida. Ed evitando che i “giochini” di Boccia terremotassero per dieci giorni palazzo Chigi».

Il direttore di Domani Emiliano Fittipaldi interviene così, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, sul caso della consulente “fantasma” dell’ex ministro della Cultura. «Meloni ha poi mandato Sangiuliano», continua il direttore, «a fare un’intervista in cui si è cosparsi il capo di cenere, facendogli fare una figura barbina e facendola fare anche alla presidente del Consiglio, perché quello spettacolo è stato politicamente drammatico».

Alla domanda di Gruber sul perché questa questione non sembra essere ancora chiusa Fittipaldi risponde: «Non è chiusa perché c’è l’impressione, forse sbagliata, che Boccia abbia chissà quali altre verità in mano. Poi non si capisce bene il motivo, ma è stata tirata in ballo anche Arianna Meloni e anche solo questo fatto rende la premier più fragile e attaccabile».

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