Baracche di nylon e legno come unico rifugio, rovistare tra i detriti cercando stracci e trovando pezzi di cadaveri, l’assenza di cibo, medicine, luce, il mercato nero degli stracci: «Il terrore che hai dentro ti fa muovere a 100 all’ora. Perché pensi che ogni minuto in cui non sei disintegrato da una bomba vale tantissimo». Le testimonianze di Musharraff, Wessam, Bilal, Naveen, Youssef, Sham