Per Netanyahu è il «frutto di una decisione antisemita. Equivale a un moderno processo Dreyfus e rischia di finire nello stresso modo». Il premier israeliano ha attaccato il procuratore Karim Khan: «La decisione è stata presa da un procuratore capo corrotto che sta tentando di salvarsi da serie accuse di molestie sessuali e da giudici di parte mossi da odio antisemita contro Israele»