I videogiochi sono ormai dei simulatori di cinematografia, con grafica potentissima e infinite potenzialità. Hanno però un problema: costano sempre di più, sia per chi li produce, sia per chi ci vuole giocare. Così c’è un movimento sempre più diffuso che predica il contrario: tornare allo stile del passato, senza connessione, con grafica semplice e con l’obiettivo principale di divertirsi